Fiumi di droga a Viterbo dal nord Italia: smantellata una rete criminale che spacciava nelle case

I carabinieri hanno smantellato un giro di droga, che arrivava dal Nord Italia a Viterbo e veniva spacciata nelle case. Misure cautelari per cinque persone.
A cura di Alessia Rabbai
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La compravendita della droga a Viterbo
La compravendita della droga a Viterbo

Rivestivano un ruolo centrale nel traffico di droga tra Viterbo e l'hinterland della Tuscia con una pericolosa rete criminale, che si è resa protagonista, oltre allo spaccio, di violenza ai danni dei consumatori, minacce, estorsioni, evasioni dai domiciliari, violazioni di domicilio, di sigilli e, in un caso, di accesso non consentito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti.

I carabinieri della Compagnia di Viterbo nella mattinata di oggi, martedì 28 gennaio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Viterbo, nei confronti di cinque persone ritenuti a vario titolo responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti si inseriscono nell'operazione chiamata "Athena 2023".

A svolgere le indagini la Sezione Operativa del Nucleo Operativo Radiomobile, insieme alla Stazione di Viterbo e il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga di Roma, coordinati dalla Procura locale, che hanno smantellato una pericolosa rete criminale. Gli accertamenti sono partiti dall'abitazione di un trentacinquenne pregiudicato, nel quartiere Palazzina, che si trovava ai domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari hanno fatto lunghi servizi di appostamento ed osservazione, intercettazioni degli ambienti interni e riprese video. Ciò che è emerso è che la casa era un punto di riferimento per la compravendita di cocaina. L'uomo, nonostante fosse ai domiciliari, gestiva gli "affari" con l'aiuto della moglie ventisettenne.

Le indagini si sono spostate nell’abitazione di una coppia nel quartiere Murialdo, dove un trentatreenne ai domiciliari aveva relazioni con i vari fornitori e faceva arrivare la droga a Viterbo dal nord Italia, principalmente da Legnano e da Riccione. Anche casa sua era un punto riferimento della droga, che poteva essere comprata direttamente sul posto o spostata nella casa del quartiere Palazzina.

Il trentatreenne gestiva lo spaccio anche dal carcere, grazie anche ad alcuni sodali all'esterno e ad un telefonino che teneva nascosto. Dalle indagini fatte tra il 2022 ed il 2024 sono emerse violenze, estorsioni e violazioni. Ai complici infatti ordinava di rintracciare i clienti che avevano debiti di droga, per estorcergli il denaro che gli dovevano con botte, minacce dirette o telefoniche. Un cliente vittima delle aggressioni è stato costretto a rifugiarsi in una sala giochi, fino all'arrivo dei carabinieri.

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